sabato 26 febbraio 2011

Direttamente dalla soffitta il tema della mia mamma

Bimbi, non sapete cosa mi è successo oggi. Ho scovato in soffitta un vecchio quaderno impolverato e ho scoperto che era il quaderno dei temi della mia mamma, quando frequentava la 3° elementare (oggi si chiama primaria).
Ve ne trascrivo uno perché io mi sono sbellicato dalle risate. La mamma descrive la nonna Adri.
Tema
Mia mamma
Mia mamma di tutta la famiglia è la più chiara di carnagione.
Porta vestiti a volte allegri a volte troppo austeri. (Nel tema c'è scritto austeriti, con la correzione della maestra Zita. :-D)
Il suo carattere è serio e non vuole che quando iniziamo qualche cosa la lasciamo a metà, specialmente nei lavori a punto erba.
Soffre molto di mal di testa e, quando le viene, non può più lavorare.
Mia mamma non è timida, anzi, tutt'altro.
Quando le offrono qualche cosa, se le va la prende se no la rifiuta educatamente.

La paura è fatta di niente. Book trailer

Un bellissimo libro illustrato da un caro amico, Antonio Boffa e scritto da Rosa Tiziana Bruno. Ve lo consiglio!!





magari con la copertina va meglio.
^-^

Dal diario di Echino. Indovinate in quale città sono stato...


Torniamo a giocare con le città bambini. Questa volta vi parlo di una meravigliosa città italiana che fu nel passato anche capitale d'Italia. Avete già indovinato??? Non ci posso credere... beh, date un'occhiata lo stesso alle foto, credo che ne valga la pena.

In coda per visitare gli Uffizi non ci sono solo centinaia di persone, ma anche gli uccellini, non credo siano interessati a Botticelli, Michelangelo, Giotto, da Vinci, mi sa che sono più interessati alle briciole che cascano ai turisti.

Non dovreste avere tempo di annoiarvi visitando questa città, ma se dovesse accadere potete unirvi ai bambini per una partita a pallone sulle rive dell'Arno.

Il Teatro del Sale non è un normale teatro, è piuttosto un ristorante simpatico. Per mangiare lì devi essere socio e pagare una tessera di 10€. e poi ti prenoti. E' una cena decisamente teatrale, Fabio Picchi, lo chef coi baffoni e la barba bianca che si vede spesso in tv, si affaccia alla finestra della sua cucina completamente a vista e annuncia a gran voce le portate. Se avanzi il cibo rischi di essere sgridato, come fa la mamma a casa, ma la cosa davvero bella è che non sgridano noi bambini, ma gli adulti, anche quelli distinti. Eh, eh!! Uno spasso! Si mangia bene, davvero. Un solo consiglio, le portate sono tantissime, non abbuffatevi all'inizio perché poi non c'è più posto per le carni e per il dolce. Finita la cena, si sparecchia veloci, si tolgono i piatti e si girano le poltrone verso il palco dove comincia lo spettacolo che dura 45 min. 
E' un bel posto, anche per noi bambini!



Questa foto è di Palazzo vecchio. Sede del comune di questa città, è assolutissimamente da visitare anche all'interno, in primo luogo perché ti lasciano fare le fotografie - che invece nei musei è vietatissimo - senza flash ovviamente, per non rovinare affreschi e dipinti, ma almeno si possono fare. E poi perché per noi piccoletti c'è il Museo dei ragazzi con tanti laboratori e ti potrebbe anche capitare di parlare con il Vasari in persona, architetto, pittore, critico d'arte e chi più ne ha più ne metta, o con il Duca Cosimo I. Beh, forse non sono proprio gli originali visto che hanno vissuto nel 1500!! :-D

Sì, lo so non sono proprio tipici di questa città, ma erano così belli e colorati questi gelati che ho voluto fotografarli. Di delizioso c'è anche il wafer, dei biscottoni che ti preparano nelle gelaterie e che si possono mangiare: con il cioccolato, la marmellata o il gelato. SLURP! Hanno solo un difetto costano 5€. l'uno, allora il mio appello va ai signori commercianti: va beh che il turista va spennato come un pollo, ma non esagerate!! :-)


Questa invece è la Fiorentina, una bisteccona che a mangiarla tutta si scoppia. Noi siamo stati al ristorante dei Latini perché tutti dicono che è tipico e ne vale la pena. Volete che vi dica la verità? A me non è piaciuto particolarmente, mi è sembrato più una catena di montaggio della bistecca: dentro un cliente fuori l'altro. Credo ci sia di meglio in questa bella città.


Una visita fuori dalle solite mete turistiche, la merita la biblioteca Marucelliana, bimbi fatevi portare dai vostri genitori perché è strabella. A parte il fatto che è antichissima e si respira la polvere di mille e mille anni, ma farsi un giretto lì dentro e guardare gli antichi tomi o le vecchissime porte rotonde è davvero bello. Non servono più di 5 o 10 minuti e secondo me ne vale davvero la pena.



Il Duomo o Cattedrale di Santa Maria del Fiore è assolutamente da visitare, con la sua bellissima cupola. E' tutto colorato con bellissimi marmi bianchi, verdi e rossi, di Carrara, Prato e Maremma. No, non siamo a Milano; sì, certo, è anche questo un Duomo, ma senza guglie e quindi non è Milano. Hanno cominciato a costruirlo nel XIII sec. ed è stato definitivamente completato solo nel XIX secolo. Vi rendete conto di quale enorme cantiere sia stato? Forse la gente del passato non si arrabbiava molto per i lavori in corso. :-D
Per salire sulla cupola, fate un po' di allenamento perché ci sono 463 gradini. 


No, non è la torre di Pisa. Sì, sembra che pende, ma è solo l'idea che dà questa foto. Questo è il Campanile di Giotto. Perché porti il suo nome visto che morì pochi anni dopo aver ricevuto l'incarico di progettarlo ed essendo riuscito a far costruire solo il primo pezzetto in basso, io davvero non l'ho capito. Forse perché Giotto è Giotto?? Anche qui per salire ci vuole allenamento, i gradini sono 414. Li ho contati uno a uno.


E' una città piena di ponti attraversata dal fiume Arno. Cosa? Non avete ancora indovinato il nome della città. Ma dai... mi prendete in giro. Non ci credo!!
Questa è una bellissima fontana, si chiama Fonte di Piazza o del Nettuno ed è stata progettata da Bartolomeo Ammannati. Beh, certo che uno con un nome del genere non poteva che essere bravissimo a scuola e nella vita.


Una vista della cupola. No, non è Roma perché io il Papa non l'ho visto in giro per la città, quindi non può essere Roma anche se c'è una cupola.


Tra i tanti ponti c'è Ponte Vecchio che è strapieno di gente, tutti lo vogliono vedere perché è davvero un ponte simpatico. Ci sono tantissimi negozi di gioielli, a dir la verità a me dell'oro me ne frega pochissimo, ma il ponte mi è piaciuto lo stesso.

Sapete cos'è il bugnato? Andate a cercare su internet, io intanto ve lo faccio vedere qui sotto nella foto.


La facciata del Duomo. Non perdetevi nemmeno il Battistero, sta proprio lì di fronte al Duomo, è a forma ottagonale, ha tre bellissime porte in bronzo e una copertura a piramide meravigliosa.


Nel cortile di Michelozzo a Palazzo vecchio ci sono le colonne decorate a stucchi dal Vasari. Sì, insomma è un po' diverso dal cortile di casa mia, forse per questo la mamma non mi ha permesso di giocare a nascondino qui!!


Dentro a Palazzo Vecchio portatevi un poggia testa perché starete per la maggior parte del tempo a testa in su come le galline quando bevono. Beh, guardate un po' che c'è di bello sui soffitti...


Ma la sala delle Carte geografiche è quella che mi è piaciuta di più. Qui dentro la studierei anch'io volentieri la geografia e non mi annoierei nemmeno un po'. E poi, non ditelo a nessuno, ma dietro una di queste carte c'è un passaggio segreto dove si può entrare. Che fico!!!


Se volete andare a dormire in un B&B, io vi consiglio quello del signor Walter, a pochi passi dal Duomo, costa 65€ a notte per 2 persone e al mattino la colazione te la porta direttamente in camera la sua signora moglie. Si chiama Panarei e se prenotate direttamente da lui evitate di pagare i 5 € dell'agenzia.


Questa è la piazza dove hanno girato la scena dell'accoltellamento nel film Camera con vista. C'è anche l'Ospedale degli innocenti e una chiesa che vista dall'esterno non sembra granché ma l'interno è molto bello.

Ah, se scendete in macchina, mi raccomando non parcheggiate davanti a Palazzo Pitti, i vigili si scocciano tantissimo e questo è ciò che accade alla vostra auto. :-D


Ora vorrei aprire una piccola parentesi sui lucchetti. Non so se Moccia abbia preso l'ispirazione da quelli che già c'erano in giro o se questa moda sia nata dopo il libro Tre metri sopra il cielo, ma posso dire che è una fesseria pazzeschissima??? Ora, il monumento a Cellini non mi sembra il luogo adatto dove giurarsi eterno amore e sul quale attaccare uno stupidissimo lucchetto. Lo dico a voi bambini che spero sarete un po' più furbi degli innamorati di oggi: un amore non dura di più se si attaccano ovunque dei lucchetti, servono solo a rendere disordinata una città che non merita di esserlo. E se poi si è così imbecilli da attaccarli in posti pericolosi come questo qua sotto, allora forse è meglio fare in fretta a cambiare fidanzato.


I negozi degli orafi sul Ponte Vecchio per me sono quasi più belli quando sono chiusi, guardate che porte meravigliose.


Avete indovinato vero la città misteriosa?? Dai scrivetemi il nome che io me lo sono scordato, ricordo solamente che comincia per F.
Purtroppo in un fine settimana non ho potuto vedere di più, ma ci tornerò sicuramente.

venerdì 25 febbraio 2011

I lavori dei bimbi delle maestre Alessandra Oltolina e Elena Balducci. :-D

Quanti bei lavoretti si possono fare con un buon libro e tanta fantasia!!! Persino un portafoto e la tovaglietta per la colazione.... :-D




E se volete divertirvi anche voi a colorare, dovete solo scaricare il disegno e stamparlo!! Altri disegni e idee per laboratori li trovate sul sito della casa editrice Mammeonline.

Tante facce di me!!! Disegni dei Magnifici 24

Non so voi cosa pensiate, ma io trovo che sono proprio un gran bel pezzo di ragazzo. Guardate un po' qua, passo dal guerriero, all'egiziano, al bucolico, dal romantico, al buon padre di famiglia, dal pirata, all'arlecchino.
















Sono o non sono un fico pazzesco?

mercoledì 23 febbraio 2011

Profumi dal passato a Firenze.


Se vi capita di andare a Firenze con i vostri bambini o anche da soli, non potete mancare tra un Giotto, un Vasari e un Michelangelo, di fare una capatina alla latteria Caffellatte. E' molto vicina al centro, si trova in via degli Alfani 39/r e ad attendervi lì dietro al vecchio bancone, troverete la signora Vanna o uno dei suoi figli.



Eccola qui, la signora Vanna, circondata da un gruppo di turisti affamati di dolci genuini.


Nella sua latteria si possono gustare torte come quella che vedete qui sopra nella foto dal profumo e dal gusto antico, tutte fatte in casa, con tanta passione dalla figlia di Vanna, Eleonora.


E poi si possono bere degli ottimi tè alla cannella, che ti inebriano e ti fanno respirare l'atmosfera del natale anche a febbraio, o a ferragosto. Oppure per i più golosi è possibile tuffarsi dentro ad una tazza di cioccolata, o nel cappuccione, o anche nel latte alla cannella.


Tutto in questo negozio sa di passato: i profumi, i quadri appesi alle pareti che ti invitano nel giardino di Pinocchio a Collodi, la macchina per il caffè che  la signora Vanna ti chiede di fotografare perché è degli anni '50, i tavolini di legno e le vecchie sedie sgangherate.



La signora Vanna è una donna dolcissima, come la crema che lascia colare sulle torte e che, solo per pudore, eviti di leccare direttamente dal piatto perché di creme così non se ne trovano molte in giro, nemmeno nelle più grandi e rinomate pasticcerie. E se ti comporti bene, sarà felice di raccontarti la sua storia, di donna forte che ha saputo rimboccarsi le maniche e tirare grandi i suoi tre figli dietro il banco di una latteria. E se sei molto educato, potrebbe invitarti a visitare anche la sua cucina nel retrobottega, dove ancora puoi scorgere sulle mensole in alto i vasi di vetro dai quali si pescavano le caramelle.


Ma che ci fa una manza sul bancone di marmo della latteria? Beh, è presto svelato il mistero. Fino al 1920 questa non era una latteria ma una macelleria. Il banco era più alto ed è poi stato tagliato ed abbassato dai primi proprietari, mentre nel retro ancora si vedono le griglie dove veniva fatto colare il sangue delle bestie macellate, questa però è ormai storia antichissima!!


Ed ecco qua la porta d'entrata con un gruppo di golosastri che si sono pappati con gusto la torta bretone. Non ve la descrivo, impossibile spiegare il piacere che si prova mangiandola, se vi va, andate ad assaggiarla.
I prezzi non sono a buon mercato ma, parola di Echino, sono soldini decisamente ben spesi!!




Per farsi fotografare dietro il bancone la signora Vanna si è persino tolta il grembiale. Evviva la sincera, discreta e gentile vanità femminile!!! :-D