venerdì 19 ottobre 2012

L'orecchio acerbo del grande Maestro Gianni Rodari raccontato dal Professor Livio Sossi

Nella foto Paolo Acco, Mirko Zullo e Livio Sossi
Ieri sera ho ascoltato un'interessante e bella lezione del prof. Livio Sossi sulla scrittura e sulla creatività, presso la biblioteca di Gravellona, organizzato dalla libreria Evolvo libri, dall'associazione culturale Leggittima difesa e dalle Edizioni Buk.

Fra le altre cose, ieri era il compleanno del professore.
Naturalmente non so ripetervi tutto quanto è stato detto perché il professore ha parlato per più di due ore senza mai interrompersi e senza mai perdere il filo del discorso. Chapeau!
Ma ho colto alcuni particolari che mi sono piaciuti particolarmente e che mi hanno fatto riflettere. Partendo dalla poesia di Rodari...


Un signore maturo con un orecchio acerbo

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato,
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e poter osservare il fenomeno per benino.
“Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età,
di quell'orecchio verde che cosa se ne fa?”
Rispose gentilmente: “Dica pure che son vecchio.
Di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
le cose che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose...”
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno sul diretto Capranica-Viterbo.

... il prof. Sossi ha raccontato ai presenti come non serva la fantasia per scrivere per i ragazzi, casomai la creatività, ma nemmeno quella più di tanto perché ciò che realmente serve è di avere un orecchio bambino. E' importante saper ascoltare i giovani per poter scrivere di loro e per loro. Bisogna perdere il punto di vista adultocentrico e, attraverso l'ascolto, conoscere e parlare il loro linguaggio. Il che non significa riempire un testo di aggettivi, dilungarsi troppo nelle descrizioni, significa ascoltare e vedere il mondo come lo vede un bambino. Ecco allora che servono grandi orecchie e uno sguardo attento che sappia cogliere le sfumature, le piccole cose della vita.
E mentre il professore parlava io mi sono portato istintivamente le mani al viso e ho pensato: Oihbò, sta' a vedere che sono un vero scrittore, io di orecchie acerbe e pure grosse ne ho ben due! :-D
Cosa legge il professor Sossi? Nooooooo, la bozza del mio giornale?? GULP!
E questo regalo per chi è? Per il compleanno del professore? Eh, no. Questo è per una persona mia amica, ma non svelerò il nome nemmeno sotto tortura! :-)


lunedì 15 ottobre 2012

Dario bastiancontrario - in arrivo -

Ciao ragazzi, vi segnalo questo nuovo libro di Giuli, illustrato dall'amico Antonio Boffa. 
Sta per andare in stampa e arriverà per Natale nelle librerie. E' la storia simpatica di un ragazzino che non ama vivere dentro gli schemi. 
Che ne dite, è davvero così sbagliato essere un bastiancontrario?
Il testo di Dario è bilingue: italiano/inglese.
Sono sicuro che vi piacerà! :-)


Foto: in arrivo!