giovedì 22 settembre 2011

Filastrocca: La scuola interessante - testo di Maria Giuliana Saletta, illustrazioni di Tiziana Rinaldi. Tratta dal libro: Strocca che fila, fila che strocca.

Questa mattina ho trovato questa frase: "Credo che il grande errore nelle scuole sia di cercare di insegnare ai bambini un po' di tutto e di usare la paura quale motivazione di base. Paura di essere bocciati, di non restare con la tua classe, etc. L'interesse invece può produrre conoscenza che in proporzione alla paura è un'esplosione nucleare rispetto ad un petardo." Stanley Kubrick.
Mi è venuta subito in mente una filastrocca pubblicata sul libro: Strocca che fila, fila che strocca. Ne ho fatto una scansione e ve la lascio da leggere, le illustrazioni sono di una carissima amica, Tiziana Rinaldi, il libro è edito dalla casa editrice Mammeonline.

mercoledì 21 settembre 2011

Tanti auguri Nonno Virgilio!!

C'era una volta...
Nello stesso paese di nonno Tonino, un altro vecchietto di nome Gilio, che viveva in una bella casa con un lungo balcone di legno e tante piccole finestrelle e con un glicine profumato nel giardino.
Questo signore, magrolino e con una faccia da furbetto, aveva ben dieci nipoti: il più piccolo di due anni, il più grande di diciotto e quando tutti si riunivano a casa sua c'era una gran confusione.
Un giorno nonno Gilio, che aveva passato tutta la vita a progettare case e non sapeva fare niente altro così bene, neppure avvitare una lampadina, decise di occuparsi di tutti quei nipoti per lasciar riposare la sua sposa, che, per sfamarli tutti quanti, passava ore ed ore in cucina accanto ai fornelli.
L'impresa si prospettava parecchio difficile: cosa mai si può far fare ad una banda come quella per tenerla occupata un giorno intero?
Nonno Gilio si mise il vestito bello, quello color carta da zucchero e le scarpe buone e decise di portare tutti i nipoti nel suo vecchio ufficio, chiuso ormai da parecchi anni.
Entrati là dentro dovettero farsi largo tra centinaia di rotoli di vecchi progetti, tolsero le ragnatele dal traballante tecnigrafo, soffiarono via la polvere e scacciarono un grosso ragno che si era fatto la casa tra le righe e gli scalimetri.
I nipoti erano molto eccitati per questa brillante alternativa alla play station e volevano sapere quale strana idea stesse frullando nella testa del loro nonno.
Furono presto accontentati, preso in mano il suo vecchio rapido, nonno Gilio disse ai ragazzi: “Dove vi piacerebbe abitare? Spiegatemi come vorreste la vostra casa ed io farò il progetto!.”
Tutti e dieci cominciarono a parlare contemporaneamente: “Partiamo dal giardino nonno... deve essere immenso.... con tante fontane... e fiori coloratissimi... e un grosso frutteto... non dimenticare le stalle per gli animali...”.
Il nonno cominciò a disegnare e progettare e la sua mano correva veloce e sicura sul lucido.
Erano tutti così presi da questa avventura, che non si accorsero nemmeno di essere entrati tutti e dieci, più il nonno dentro al disegno.
Correvano felici nel grande giardino, che era esattamente come l'avevano immaginato e descritto e poi entrarono dentro al grande palazzo. C'erano più di mille stanze, tutte allegramente arredate e collegate tra loro da lunghi scivoli, passaggi segreti e tanti trabocchetti. Il nonno li guardava incredulo, ma estasiato e continuava a pensare: “Che grande progetto è mai questo?”
I ragazzi si chiamavano da una stanza all'altra, dal giardino e dalle stalle, non riuscivano a fermarsi, così presi dalle tante cose belle che scoprivano in ogni angolo di quel fantastico palazzo.
Quando il nonno sentì battere le sette dal vecchio campanile della chiesa disse ai nipoti: “Svelti ragazzi, la nonna ha pronta la cena e ci sta aspettando, dobbiamo tornare a casa!”
Tutti e dieci i nipoti stanchi, ma felici aiutarono il nonno a richiudere l'ufficio e insieme a lui si avviarono verso casa.
Dove siete stati tutto il giorno?” chiesero i loro genitori.
Nel pa..palazzo dei so..sogni!” rispose il più piccolino dei nipoti.
Cos'è? Un'altra balzana idea del nonno?” pensarono a voce alta i quattro figli del nonno, generi e nuora.
Proprio così!” rispose lui strizzando l'occhio con complicità ai dieci nipoti.
Inutile spiegare a dei genitori la magia di un progetto, non potrebbero mai capire!










martedì 20 settembre 2011

Recensione Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh


Scusate bimbi, ma oggi devo consigliare un libro ai grandi. Lo faccio per voi però... :-D


Ehi insegnanti e non, avete voglia di leggere Il linguaggio segreto dei fiori? Vanessa Diffenbaugh (ed. Garzanti) racconta una storia toccante e molto realistica. 
Una lettura che, tra le righe, fa aprire anche gli occhi sul perché di alcuni insuccessi scolastici, sulle fatiche che molti bambini si portano dentro fin dall'infanzia. Il peso di una colpa che non gli appartiene, ma che fanno loro e vivono in prima persona con grande dolore.
La scrittura fluida della Diffenbaugh corre veloce tra le pagine e si lascia inseguire, cercare, avvolgere dallo sguardo ammaliato del lettore.
Finalmente un autore che ha qualcosa da dire, da raccontare. Un libro che si termina di leggere nel cuore della notte, per poi chiuderlo lentamente e soffrire al pensiero di lasciarlo.
Buona lettura!




E intanto che mamma e papà leggono, voi bimbi potete colorare... un bel fiore!!!

domenica 18 settembre 2011

Teatro la Fabbrica - Villadossola (VB) Concerto Orchestra giovanile di musica moderna del VCO

Ciao a tutti, belli e brutti! 
Posso io giornale bambino non segnalare il concerto di giovani musicisti ossolani? Ma certo che no!!!  E allora, andate ad ascoltarli, pare che siano bravissimissimi!!