Ciao bambini,
oggi vi parlo di un libro molto particolare, che vi consiglio di leggere dai 10 anni in su, direi almeno fino ai 99 anni.
Sì, d'accordo, se avete la vista buona anche voi ultracentenari potete leggerlo!!
E' una storia vera, scritta da Hélène Vignal, che qualche anno fa è stata una ragazzina come voi. Purtroppo però la sua infanzia non era colorata e allegra come avrebbe dovuto essere e come tutte le fiabe che si rispettino descrivono.
No, il suo mondo bambino era chiuso dentro un segreto, quello di una famiglia stretta nella morsa di una setta.
Sapete cos'è una setta? Chiedete ai vostri genitori di spiegarvelo con calma.
L'autrice, ragazzina molto intelligente, si sentiva in gabbia e capiva che la fortuna, di cui mamma e papà le parlavano, era in realtà qualcosa a cui sentiva fortemente il desiderio di ribellarsi.
Le illustrazioni di Giovanni Nori, essenziali e grigie, rendono bene lo spirito di questo racconto e lo stato d'animo della protagonista.
Che altro dirvi? Molte sono le sette in Italia e nel mondo, alcune più temute, altre le definirei socialmente accettate e potenti, ma pur sempre di isole solitarie si tratta, staccate dagli altri e come tali inutili e insignificanti, a mio avviso. E molte le famiglie che vi restano invischiate, come mosche nella tela del ragno.
Un libro da leggere con l'aiuto di mamma e papà magari, perché un bambino che si pone oggi domande, sarà domani un adulto migliore, difficilmente imbrigliabile.
Grazie a Mirella Piacentini che ha tradotto per tutti noi questa storia e grazie alla casa editrice Camelopardus del gruppo Camelozampa che ha proposto al mercato italiano questo libro importante.
Noto che, le scelte meno scontate, più difficili e coraggiose, vengono prese sempre più spesso dalle piccole case editrici e allora: lunga vita a loro che lottano ogni giorno per la sopravvivenza e per offrirci delle piccole chicche.
Grazie Echino... tanto più che la fondatrice della Camelopardus è una mia carissimissima amica!!!
RispondiEliminaGrazie Echino!
RispondiElimina"...perché un bambino che si pone oggi domande, sarà domani un adulto migliore", questa frase è bellissima e vera, da incorniciare!