martedì 12 aprile 2011

Il vecchio uomo delle stelle. Illustrazione di Antonio Boffa.

Ciao bambini, sapete che ho questo brutto vizio di inventare storie sui disegni degli amici, vero? Beh, questa immagine è di Antonio Boffa e si intitola "Il mare nella luna" e l'uomo con la barba è il grande Galileo Galilei. A me è scappata tutta un'ultra storia... potete leggerla qua sotto perché il mio amico Antonio mi ha dato il permesso di raccontarvela. Devo dire che è molto paziente!!! :-))


C'è un vecchio uomo dalla lunga barba che vive in cima al mondo e ogni sera instancabile, al calar della notte, porta a spasso la sua amica luna e comincia, piano piano, a riempire il firmamento di piccole stelline colorate. Ogni stella è un pensiero, un ricordo della sua lunga vita: quelli dolci dell'infanzia sono color pastello, quelli arditi della gioventù hanno colori accesi, poi ci sono i colori forti della maturità e quelli tenui della saggezza. Ogni volta che gli sfugge un pensiero, una stella cadente arriva sulla terra, ogni volta che scorda qualcosa, una stella si spegne, ma quando ha un pensiero gioioso, ecco che nasce una nuova stella. Al mattino, quando spunta l'alba, il vecchio uomo torna a riprendersi pensieri e ricordi, li infila dentro uno scatolone e va a riposare in attesa che torni la sera e possa cominciare da capo il suo paziente lavoro. 

11 commenti:

  1. Ma è una storia che si può continuare? Ci provo io.
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    Una sera, però, proprio quando cominciava la solita passeggiata, notò sulla sua testa qualcosa di insolito: una piccola stella rosa brillava nel cielo blu.
    Il vecchio era certo che non fosse la sua, l'avrebbe di sicuro riconosciuta. E poi non aveva neanche cominciato a pensare, i suoi ricordi erano ancora chiusi nella sua testa. Di chi poteva essere quella piccola stella rosa?
    E perché brillava così intensamente?
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    Di dispiace Echino se mi sono lasciata andare anch'io coi miei pensieri?
    Mi perdoni?

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  2. :-D
    Ma che meraviglia!! Dai, bisogna finirla questa bella storia... :-)

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  3. Mmm... si disse fra sè e sè sotto i baffoni baffuti. E i baffoni baffuti dissero alla barbona barbuta: Mmm... mmm...E la voce nascosta sopra la barbona e sotto i baffoni chiese alla stellina rosa: Stellina rosa, chi sei?...Sei forse un ricordo scordato o un pensiero pensieroso (di quelli che avevo messo nonsodove per non pensarcipiù)?... La stellina era così timida e vergognosa che nel sentirsi così interrogata, dalla vergogna si nascose tutta dietro una nuvola che nuvoleggiava lillì nuvolì.
    Ma il vecchio aveva la vista molto acuta e si era accorto che la nuvola brillava di un'insolita luce, così le chiese:

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  4. "Nuvoletta cara, ti vedo brillare stanotte, sei forse innamorata?"
    Ma la nuvola, che dormiva già da un pezzo, non gli rispose. Disturbata da quel borbottìo, però, si girò su un fianco lasciando scoperta - oibò! - proprio la stellina rosa.
    Vedendosi scoperta, cercò allora un altro riparo. Troppo tardi: il vecchio liberò tutte le sue stelline color pastello, quelle dell'infanzia, che fecero un bel girotondo e al centro la stellina brillante.
    Gira e gira in tondo, le stelline portarono quella rosa fin sulla testa del vecchio, che vedendola brillare sempre di più le chiese:
    "Non ti ho mai vista prima, stellina,
    ma ti vedo così bellina
    che il mio cuore salta e balla
    rimbalzando come una palla".
    La stellina lo guardò timidamente e poi gli rispose, abbassando gli occhi:

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  5. ... non so chi sono... so di non essere un pensiero e neppure un ricordo... sono timida, eterea, fragile...se riuscissi a pensare o a ricordare, forse lo saprei, però, sperò e stellò mi pare che il mio nome inizi con s... e finisca con ...anza... mmm... è una parolina magica che mi fa zampetta sula punta della lingua con i suoi piedini di fata ma non mi viene alla mentinaduradiMENTONE... aspetta, forse è...

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  6. Volevo scrivere: che mi zampetta sulla punta della lingua eccì eccì... ma mi son morsa la lingua ed ho ingoiato una elle, poi accanto al mi si è nfilatononsocome un fa...

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  7. SPERANZAAAAAAAAAAAAA!
    gridarono le stelline continuando a girare.
    Il vecchio rimase a bocca aperta per un po'. Poi sorrise come solo i bambini sanno fare, prese in braccio la stellina e la cullò con un dolce canto:
    "Dormi stellina, dormi serena
    sei la speranza che scende ogni sera
    entra nei sogni di tutti i bambini
    entra nei sogni di grandi e piccini
    rimani sempre nei nostri cuori
    le cattiverie lasciale fuori".

    Quando la stellina chiuse i suoi occhietti, il vecchio la mise nel suo taschino vicino al cuore. Da quel giorno...

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  8. ...la stellina sperò, brillò e sognò al calduccio nel taschino vicino al cuore del vecchio e non si scordò più di sè perchè se appenaappena si affacciava e guardava giùgiùgiù con i suoi occhini lucenti, vedeva tutti quei sogni e tutte quelle speranze che erano anche un po' opera sua e dalla gioia si sentiva brillar dentro quasiquasi un minuscolo sole.

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  9. Che ne dici, Echino, ti piace?
    Laura ed io abbiamo fatto del nostro meglio.
    Però adesso a nanna!

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  10. Tutti insieme avete intrecciato una storia davvero molto bella!!
    Ivana Marangon

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  11. Che bello addormentarsi mentre qualcuno ti racconta una storia!! Grazie Margherita, grazie Laura! <3
    Ora mancano solo i disegni dei bambini..

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