giovedì 13 gennaio 2011

Fiaba: Nonno Tonino e la luna tratto dal libro Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni.




C'era una volta...

In un piccolo paesino di montagna un nonno che si chiamava Tonino. Viveva con sua moglie in una casetta di pietra, tutta ricoperta da un soffice manto di edera verde, in mezzo ad un grande prato.
Nonno Tonino era piccolo, con i capelli bianchi e due bei baffoni, che ridevano insieme al suo sorriso.
Un giorno partì dalla sua casa, salutando con un bacio schioccante la sua simpatica moglie. Era vestito da montagna e portava in spalla una lunga scala ed una corda blu da alpinista.
Camminando, parlottava tra sé: “ Devo sbrigarmi, il cammino è lungo e questa scala certo rallenta molto il mio passo!”
Prese un sentiero tortuoso e ripido e poi si diresse verso la vetta della Rossa.
Arrivò in cima che già si faceva notte. Le gambe gli dolevano, ma era contento perché di lì a poco avrebbe fatto ciò che da tempo aveva in mente.
Quando la luna spuntò dietro il monte, nonno Tonino appoggiò svelto la scala alla sua punta più bassa, ci salì di corsa e lanciò la corda da alpinista per legarsi stretto, stretto, in modo da non cascare. La corda però colpì per sbaglio il grosso naso della luna, che cominciò a prudere e la fece starnutire fragorosamente. Le stelle assopite sobbalzarono nel cielo per lo spavento e nonno Tonino si trovò, per un interminabile momento, barcollante e in bilico su un piede solo.
La luna accortasi di quell’insolito e bizzarro ospite, dapprima si stiracchiò e poi per non sembrare scortese, dopo essersi soffiata il naso, gli chiese cosa fosse andato a fare fin lassù. Tonino, i cui occhi brillavano per la gioia quasi quanto la luna, le disse in un orecchio: “Cara sorella, tu sai quanto io abbia sempre amato e rispettato la natura in ogni sua forma. Se sono venuto quassù a disturbarti è perché devo domandarti un grosso favore”.
La luna oramai completamente sveglia e per natura molto curiosa disse: “Perdindirindina! Ti conosco bene, da qui vedo tutti gli uomini e so che il tuo animo è gentile e rispettoso, chiedi ciò che vuoi ed io cercherò di esaudirti!”
Nonno Tonino si schiarì per bene la voce e le disse: “Vorrei fare un regalo ai miei nipotini, qualcosa di indimenticabile, che possa lasciare loro un bel ricordo di me!”
La luna chiese allora di potersi consultare con le sue amiche stelle e dopo una lunga riunione si disse pronta ad esaudire il desiderio. Diede al simpatico nonnino un grosso sacco di iuta e gli consigliò di aprirlo in presenza dei bimbi, poi si congedò perché era già quasi l'alba e doveva lasciare il posto a Messer Sole. Tonino ringraziò sorella luna e le amiche stelle, si slegò e scese dalla scala sulla vetta del monte. Con la sua corda blu, la scala ed il sacco di iuta sulle spalle, riprese il cammino verso casa.
Quando arrivò mise tutto in cantina e dormì per due giorni, per riprendersi da quella faticaccia, il terzo giorno riunì tutti i suoi nipoti nel grande prato davanti alla sua casa e disse loro che aveva portato un regalo molto speciale.
I bambini, entusiasti e incuriositi, non riuscivano a stare fermi intorno al nonno e al grande sacco di iuta. La moglie, dalla porta di casa, li guardava divertita, mentre nel forno lievitava una profumatissima crostata di mirtilli.
Nonno Tonino aprì il sacco e, come per magia, cominciarono ad uscire centinaia e centinaia di farfalle di tutti i colori più belli, intensi e stravaganti: gialle, rosse, blu, verdi, arancioni, porpora, indaco e anche colori che i bimbi non avevano mai visto. Alcune grandi, altre piccole e certe minuscole e tutte profumatissime.
                        Fine

La fiaba di nonno Tonino è pubblicata nel libro: Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni. 


1 commento:

  1. Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni racconta l'avventura di una ragazzina che vive nel parco Veglia Devero, in Piemonte. Una passeggiata dal gusto un po' magico in mezzo alla natura, agli animali del bosco e alla fantasia. Nel libro interessanti schede didattiche utili anche per la scuola. Buona lettura!
    Echino

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