lunedì 17 gennaio 2011

Echino turista per gioco!! Chi indovina dove sono stato??



Dal diario di Echino.

Venerdì, 14 gennaio 2011

Sono in partenza per il fine settimana, vado a visitare una bellissima capitale europea, ma non vi svelo il nome, vediamo se riuscite a scoprirlo da soli.
h.14.00 si parte da casa: carta d'identità c'è, cappellino di lana pure, biglietto aereo anche, sono pronto!
h.16.00 Sono al check in, l'altoparlante dice che c'è tanta nebbia. Chissà se l'aereo riesce a partire?? A me le capriole piacciono tanto ma non dentro a quegli uccelli di latta, anzi, solo al pensiero le ginocchia mi fanno Giacomo Giacomo... Che imbarazzo ragazzi, le mie scarpe hanno una fibbia di ferro e me le fanno togliere. Sentite puzza di piedi? Ecco perché la mamma insiste sempre per farmeli lavare, perché sa che al metal detector c'è la possibilità che te le tolgano. Astuta la mamma!! :-)
Vi presento il mio aereo, un airbus A319 si chiama Niki, vedete la scritta in rosso? Beh, mi piace questo nome, il suono mi è famigliare. Ok, ci salgo!!

Questo è Niki. Dove mi porta?

Partenza alle 17.00, siamo in perfetto orario, sembriamo quasi degli orologi svizzeri. Niki buca la nebbia, è proprio un ganzo e in 5 secondi ci ritroviamo a volare nel cielo sereno e sotto di noi lasciamo quel materasso spesso e grigiastro che come una cappa soffoca Milano. Ci dirigiamo verso est a 600 km orari, speriamo di non incontrare un vigile tra le nuvole, che dite? Potrebbe farci una multa per eccesso di velocità?? Gulp!!
Sopra il lago di Iseo, la nebbia è ormai sparita, che meraviglia ragazzi guardare fuori dal finestrino: le nostre Alpi tolgono il fiato. Le cime innevate, da quassù, sembrano fatte di panna montata e cioccolato amaro, nei fondovalle strisciano silenziosi serpentoni luminosi e poi macchie di luci brillano qua e là come falò. Sono le strade e le città. Bellissimissime!!
C'è un tramonto rosso fuoco alle nostre spalle che ci saluta e ci augura buon viaggio, davvero gentile e educato!
Ciao Echino! Ma dove stai andando??

Non sono meravigliose le Alpi??? :-))

 Alle 17.30 sorvoliamo Trento, intanto le hostess ci servono uno spuntino. 
"Meat or cheese?" chiedono.
"Non si potrebbero avere le lasagne della nonna Adri che mi piacciono di più?"
Niente da fare, sono irremovibili e mi rifilano del pane nero con una cremina al formaggio, della paprika e un cappero. Me lo mangio, ma resto dell'idea che le lasagne della nonna sono più gustose. Alle 18 la notte avvolge l'aereo come una coperta di lana, ma non faccio in tempo a dormire. Una scrollatina, giusto per darci un brivido e si atterra. Volare è divertente, ho deciso che mi piace.
Raggiungiamo il centro città con un treno e poi il metrò, Massimo il mio amico paleontologo, erpetologo ci aspetta con Liana, la sua fidanzata, all'uscita e ci porta in albergo. Lui lavora qui per due settimane al museo di scienze naturali, non diteglielo che altrimenti si gasa, ma è un geniaccio. Posiamo i bagagli alla pensione Wild del signor Peter Wild, molto gentile e poi andiamo a cena.
Ordiniamo una specie di bistecca alla milanese, avete presente le cotolette impanate? Ecco, così, solo che qui la chiamano schnitzel. Ci portano anche le patatine fritte e della verza condita con aceto e zucchero; per fortuna è poca perché già mi piace poco la verdura, poi condita con lo zucchero mi fa un po' ridere, ma assaggio sempre tutto, si possono scoprire cose interessanti negli altri paesi.
A letto presto questa sera, domani voglio visitare tante cose.

Sabato 15.01.2011

Colazione alle 8.30 
Non mi daranno crauti da mangiare anche a colazione?? Che fifa!!
Noooooooooo, evviva!!! Ci sono dei panini deliziosi, li chiamano i panini del Kaiser, ma non si sa bene se abbiano preso il nome dal cognome del fornaio o se perché piacevano tanto al kaiser, bah, se non lo sanno loro, io men che meno. E poi: frutta, miele, marmellate, uova sode, prosciutto e formaggio e anche una specie di nutella. E' tutto delizioso e io mi riempio come un orsetto. Non si può portar via nulla della colazione in mano, ma tutto quello che ti infili nella pancia lo puoi tenere.
Riprendiamo il metrò, abbiamo il biglietto per 3 giorni, vale la pena, si risparmia, andiamo a visitare lo Schonbrunn un castello che pare sia molto bello. Seguitemi!

Ecco il castello di Schonbrunn, avete capito che città sto visitando?



Questa è la stazione del metrò di Schonbrun, vedete quegli alberi di natale
per terra? Quello è un centro di raccolta, passato il natale si portano ai centri
di raccolta e poi vengono fatti a pezzetti e usati per coprire le aiuole della città.

Schonbrunn era la residenza estiva degli Asburgo. 

Questa è la facciata esterna del castello, era la residenza estiva degli Asburgo, all'interno purtroppo non si possono fare foto, è vietato, mannaggia!!!
Ma le regole, sono regole e vanno rispettate, giusto? Dai, niente paura, vi racconto io com'è.
Si entra dalla sala della guardia e poi da quella del biliardo, per passare nella sala delle udienze dove Francesco Giuseppe, l'imperatore incontrava la gente. 
Vita grama quella degli imperatori, io non lo farei nemmeno se mi pagassero oro. Quel poveretto di Francesco Giuseppe si alzava alle tre del mattino, si lavava, diceva le preghiere e faceva colazione, poi incontrava circa 100 persone al giorno (era gentile perché chiunque poteva parlargli non solo i ricchi o i potenti) e pare che, una volta visto un viso, se lo ricordasse per sempre. Un mostro!! Gli incontri duravano pochi minuti a persona e finivano quando l'imperatore faceva un cenno col capo. Pensate che figura se uno non capiva e continuava a parlare... :-D
Francesco sposa sua cugina Sissi, una ragazza bellissima, ma piuttosto strana. Ha quattro figli, ma una bimba muore a due anni e il figlio a trenta si suicida. E poi gli uccidono anche la moglie, fra l'altro l'assassino fu un anarchico italiano. Povero principe!! Ah, dimenticavo, anche suo fratello viene ucciso in Messico. Ve l'ho già detto, ma lo ripeto, io il principe non lo vorrei mai fare.
Poi c'è la stanza dove la principessa si faceva bella. Sissi aveva i capelli lunghi fino ai piedi e faceva tanta ginnastica, ci teneva molto a restare magra. (Certo che le femmine sono proprio vanitose!!)
Si passa poi nella stanza da letto comune, perché di tanto in tanto il principe e la principessa dormivano insieme e poi nel salotto di Sissi. Questo è bellissimo perché c'è un orologio con due quadranti e quello sul retro ha le lancette all'incontrario per leggere l'ora dentro lo specchio. Ah, come mi è piaciuto!! :-)
Tutte le stanze hanno dei lampadari enormissimi e bassi, chissà che noia mostruosa per chi li doveva pulire, su alcuni ci stavano fino a ottanta candele. E in ogni stanza c'è anche una stufa in maiolica, ci sono tantissimissime stufe. Tutte bellissime e tutte che si caricavano da un'altra stanza per non sporcare.
La sala da pranzo è bella, l'imperatore si sedeva al centro e di fronte stava l'imperatrice, Sissi però non andava spesso a tavola perché era sempre a dieta. Si cenava alle 18.00 e venivano servite da 3 a 6 portate, ci sono specchi ovunque, pensa che figura se rovesciavi un bicchiere ti vedevano tutti anche riflesso.
Nella sala della regina Maria Teresa, che abitò il castello nel 1700, ci sono i ritratti di tutti i suoi figli, delle sue 11 figlie pare che solo una si sia sposata per amore, tutte le altre sono state vittime della politica, infatti hanno dovuto sposare uomini che non amavano solo perché erano re di stati che dovevano diventare amici. Poverine!! 
Nella sala degli specchi Mozart ha tenuto il suo primo concerto, aveva sei anni e alla fine dicono che sia saltato in grembo a sua maestà e l'abbia sbaciucchiata. Ah, ah!! Simpatico questo Mozart!! Ci sono quadri grandissimi e a me in verità sembrano un po' cupi, non ne metterei uno nella mia cameretta. Nella grande galleria ci sono specchi di cristallo e affreschi meravigliosi e lampadari di legno intagliato. Uno sballo!! :-)
La piccola galleria invece era per le feste di compleanno, certo che con 16 figli avevano più di una festa al mese, non si annoiavano proprio a corte. Ai lati ci sono due gabinetti cinesi, che non erano i wc, ma stanze per i giochi e per i colloqui.
Nella sala delle cerimonie si tenevano i banchetti di corte. Nel salone cinese tutto azzurro ci sono decorazioni fatte con la carta di riso. Poi c'è la stanza laccata di nero, che Maria Teresa utilizzò per commemorare dopo la sua morte il marito, Francesco I, pare che lei l'abbia molto amato, si vede che era bravo. Poi c'è una stanza che ha ospitato Napoleone quando sposò Maria Luisa e dove visse e morì suo figlio, dopo che il Congresso di Vienna (1815) decise che avrebbe dovuto vivere lì al castello insieme al nonno, lontano dalla politica. 
Sì insomma, un castello mica da ridere e non è nemmeno finito qui e poi fuori i giardini sono immensi, chissà che fatica richiamare a casa tutti e 16 i figli quando giocavano fuori, peccato averli visti in gennaio, immagino che in primavera siano uno splendore.

Lungo questo viale alberato ci incamminiamo per andare...


Ehi, ma questo chi è?

Alle 11.00 usciamo dal castello e ci incamminiamo, indovinate dove stiamo andando??? Beh, non è difficile. Se si visita una grande capitale europea con un bambino, il minimo che si possa fare è di portarlo allo ZOO!! Sììììììììììì, avete capito benissimo. Seguitemi, ne vedrete delle belle.

Prima ancora di entrare allo zoo, incontriamo una signora
che dà da mangiare agli scoiattoli.
Non è tenerissima?


E poi lungo la strada c'è questa costruzione immensa di ferro e vetro, una specie di mega serra. Decidiamo di non entrare, ma sbirciamo dai vetri, è piena zeppa di piante enormi, un grande giardino botanico.
Io però ho fretta, voglio entrare allo zoo, so già che mi divertirò. E infatti...



I primi animali che vedo vicino all'entrata sono i Koala. Ditemi se non sono belli e morbidosi?? Come avrei voluto accarezzarli!! Ma erano dietro un vetro e bisognava anche fare piano per non spaventarli. Ah, dimenticavo, le foto sono senza flash perché poverini non si può andar lì in centomila a flashargli tutto il giorno negli occhi, vi pare?
Poi entriamo nell'acquario, rettilario e ne vediamo delle belle. 


Questo non mi ricordo più come si chiama, ma per favore non ditelo
al mio amico Massimo, altrimenti mi tira le orecchie!!
Però ha una faccia simpatica vero?

Questi due assonnati avete capito cosa sono, vero?

Questa invece è la Pipa, una rana buffissima che merita un racconto tutto suo. La Pipa quando si accoppia col maschio fa una capriola da giro della morte, molto più grande delle mie. Quando la femmina è in alto fa uscire le uova che vengono fecondate dal maschio, intanto lei scende e le uova fecondate le ricadono sulla schiena. Dice Massimo, che sulla schiena della Pipa è come se una seconda pelle crescesse ad avvolgere le uova che restano a crescere portate a spasso dalla mamma, quando nascono poi questa pelle si rompe e saltano fuori tutte le piccole ranocchiette. Non è una storia fantastica?? A me la Pipa sta molto simpatica!!

Questa è una salamandra, non chiedetemi di quale paese e non fate la
spia con Massimo sul fatto che non me lo ricordo!!



Per oggi bimbi finisco qui. Domani altre foto dello zoo, ma voi intanto avete indovinato il nome della capitale europea che ho visitato??? Dai, scrivetemi la soluzione nei commenti.
Bacissimi e caprioline per voi dal vostro amico Echino.
Ciao!!







3 commenti:

  1. Questo fine settimana ho visitato una bellissima capitale europea. Bimbi, sapete dirmi come si chiama? Vi ho lasciato molti indizi nel racconto.
    Buona lettura!

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  2. V di Velocità
    I di inchiostro
    E di emozione
    ...

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  3. Il Gattino marroncino - Ivana Marangon17 gennaio 2011 alle ore 14:01

    Caro Echino, il tuo diario è davvero straordinario!!!!!

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