giovedì 5 maggio 2011

Adele e il trolley delle meraviglie - fiaba - Illustrazioni di Adelie


Adele è una signora misteriosa, che gira l’Italia da nord a sud e da est a ovest con uno strano trolley grigio. E’ alta e magra come un grissino con i capelli biondi e gli occhi grigi.... Sì, ok, un grissino con occhi e capelli non si é mai visto, ma é solo per dare l’idea, mi spiego? Potrebbe quasi sembrare una fatina, ma... una fatina dal sorriso triste.
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Chissà cosa le é capitato? Forse qualcuno le ha rubato il sorriso? Forse l’ha perso per la strada? Forse un vento dispettoso l’ha fatto volare via, sopra una nuvola? Forse il suo sorriso si é rotto cadendo per sbaglio? Chissà? Chissà...
Adele passa di città in città, ogni giorno una diversa: Roma, Milano, Foggia, Mestre. E ogni giorno cerca la piazza più bella, quella dove passa più gente.
Si ferma in un angolino con il suo trolley, lo apre lentamente e lentamente dal trolley cominciano ad uscire piccole meraviglie. Escono fogli bianchi e pennelli: lunghi, corti, sottili o spessi con attaccate macchie di colore. Escono nuvole di carta e polvere di stelle. Escono gocce d’oro e d’argento, esce persino l’arcobaleno. Escono matite che ballano, pastelli a cera che ridono, barattolini di colore che si rincorrono. E a poco a poco la piazza si svuota della gente che corre, dei passanti distratti e si riempie di bambini che si siedono attorno ad Adele e al suo trolley con la bocca aperta e tanta voglia di sporcarsi con quei magnifici colori.
Quando tutti i bimbi sono stanchi e soddisfatti Adele fa un fischio: pennelli, pastelli, fogli e matite tornano ordinati dentro il suo trolley.
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Lei saluta i bimbi e se ne va in cerca di una nuova città e di una nuova piazza. Ma é sempre senza sorriso.
Un giorno in Piazza di Spagna, dopo che i bimbi se n’erano andati a casa coi loro genitori, incontra una vecchina mendicante che le dice:
  • Ti ho osservata a lungo oggi e mi sono chiesta come sia possibile che una persona come te che regala tanti sorrisi ai bimbi non abbia il sorriso? Che ti é successo? Dov’é finito? E’ scappato? Te l’hanno rubato? Che fine ha mai fatto?
Adele guarda la vecchina un po’ imbronciata e poi decide di risponderle:
  • No, non é scappato e non l’ho nemmeno perso. E’ che, per la verità, mi sento sempre un po’ sola. Ogni volta che i bambini se ne vanno io che faccio? Non ho più nessuno con cui parlare e mi viene addosso una gran tristezza, che non se ne va, nemmeno quando sono circondata da tanti bimbi, perché so che poi se ne andranno. E la solitudine non é niente, niente divertente. Che c’é da sorridere se sei solo?
  • Già... Hai ragione, risponde la mendicante. Anch’io ho provato spesso questa sensazione finché ho trovato Minù la mia cagnolina, che mi segue sempre e mi fa compagnia, con lei sto bene e non soffro di solitudine. Sai, ha fatto i piccoli un paio di mesi fa, li vuoi vedere?
  • Sì, certo, come no?
La mendicante apre il coperchio di un cestino di vimini e dentro c’é Minù con due palline di pelo che saltellano e giocano, mordicchiandosi le orecchie. Adele li accarezza e uno splendido sorriso si accende sul suo viso. La vecchina lo vede e non perde l’occasione:
  • Io faccio fatica a trovare da mangiare per me e per loro, ne vorresti uno? O anche tutti e due se ti va?

Adele prende i due cagnolini, che trotterellano scodinzolando accanto ai suoi piedi, ringrazia la signora e Minù e riparte, in cerca di una nuova città, di una nuova piazza, di altri bimbi. Ora però ha con sé anche due amici e un bel sorriso!

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