sabato 9 aprile 2011

A caccia di rane a Barcellona di Tulse Luper,

A caccia di rane a Barcellona.
di Tulse Luper, l’inviato (poco) speciale di Echino

Barcellona, sabato sera.
I turisti affollano la Rambla, i ristoranti, i tapas bar, ma c’è qualcuno che va in cerca di … rane e salamandre!
Joan e Albert conducono Sara, Laura, Enrica e Massimo nel parco del Montseny a circa un’oretta e mezza dalla città. E’ un gruppetto misto, c’è chi si occupa di botanica, chi di biologia molecolare delle lucertole, chi di tartarughe e coccodrilli fossili …. chi di tecniche per far funzionare meglio i telefoni cellulari. Eh sì, c’è un’infiltrata! E’ Enrica … ingegnere italiano che vive qui a Barcellona … che garantisce che i barattoli delle Pringles posso essere usati come antenne per ricevere delle onde. Mah … mi sa che si stava divertendo a prendere in giro il gruppo. Ma apparentemente tutti ci hanno creduto!
Di sicuro lei è quella che si è divertita di più! Era tutto nuovo e un po’ strano per lei!

La cosa bizzarra è che per vedere rane e salamandre, è necessario andare in giro di notte. Quindi, lasciate le auto vicino ad una specie di bellissimo castello (ora un hotel senza bar … roba per gente snob … mica per cercatori di rane!!!!) il gruppetto si è inoltrato nel bosco. E di notte tutto cambia. All’inizio ogni rumore era sospetto. Ma anche Enrica si è abituata.
Dopo pochi passi nel bosco, ecco la prima salamandra pezzata: Salamandra salamandra . E’ molto simile a quella italiana, ma un po’ diversa.
Se ne andava a spasso vicino a un ruscelletto. Probabilmente andava a partorire i suoi piccoli in un’ansa tranquilla del ruscello oppure in una pozza. Eh sì … le salamandre pezzate non depongono le uova, ma partoriscono delle larve già formate. Con tanto di zampe e coda. Quando sono già un po’ sviluppate è facile riconoscerle perché hanno una banda chiara alla base di ogni zampa. Date un’occhiata la prossima volta che vedete un robino scuro in acqua.
Nel corso della serata di salamandre se ne sono viste varie … anzi … bisognava fare attenzione e non pestarle!!!

Arrivati vicino ad un lago (che al buio sembrava enorme … ma poi non lo era, tanto che il gruppetto l’ha aggirato completamente), sono comparsi i rospi comuni: Bufo bufo. Il primo era a terra. Pelle asciutta verrucosa … ma al tatto quasi vellutata. Molto bellino! Poi qualche coppia in acqua. Probabilmente erano appena arrivati perché non c’erano ancora i lunghi cordoni di uova che le femmine depongono in acqua.
Fra le coppie c’era anche qualche maschio in attesa di trovare una compagna … posizione vigile … braccia ben stese … occhio attento a tutti i movimenti. Bisogna dire che i maschi cercano di attirare le femmine cantando. Così, al buio, le femmine sanno dove andare. E, pensate un po’, le femmine sono in grado di capire quanto un maschio è grande solo sulla base del suo canto. Se ricordo bene, nel mondo delle rane e dei rospi essere grande è spesso sinonimo di essere vecchio e quindi di essere stato in grado di sopravvivere a lungo, vale a dire di dare delle buone garanzie per una prole sana e robusta. Quindi, in genere, le femmine sono attratte maggiormente dai maschi più grandi. Cosa un po’ particolare per i rospi, perché le femmine sono grandi quasi il doppio dei maschi!

Alla fine della serata, dopo le salamandre e i rospi, anche se un po’ delusi perché la star del posto, un rospetto di nome Alytes, non si era fatta vedere, i partecipanti all’escursione notturna hanno avuto una grande sorpresa. Nel cielo buio e senza luna è apparsa una striscia verde, enorme, luminosa e quasi … fumosa. Un UFO? Una stella cadente? … probabilmente una stella cadente eccezionale. Nessuno aveva mai visto qualcosa di simile. Grande euforia … c’era chi diceva che probabilmente era un meteorite e che il giorno successivo ci sarebbero stati grandi titoli sui giornali
Ma il giorno dopo NULLA!!!
Evidentemente erano tutti impegnati a divertirsi in città … e nessuno ha visto la bellissima striscia verde che ha attraversato il cielo per un secondo. Nessuno a parte le salamandre, i rospi e un piccolo gruppetto di turisti notturni a cui nessuno, il giorno dopo, ha creduto …



venerdì 8 aprile 2011

Filastrocca Cocci e Nella

Cocci e Nella

Questa è la storia di due coccinelle
che aman guardare la sera le stelle.
Cocci è forte e molto attraente
Nella è gentile, cordiale e avvenente.
Vivon felici in un grande prato,
tra i fiori di campo e il fieno dorato
e Cocci di Nella è assai innamorato.
Cocci è rosso, coi puntini neri
e vola nel cielo con dolci pensieri;
Nella è gialla, con neri puntini,
e danza leggiadra sugli aghi dei pini.
Cocci dichiara a Nella il suo amore
e lei gli chiede un pegno del cuore.
Lui le regala, per la sua passione,
il piccolo seme di un giallo melone.
Nella è felice e dona a Cocci il suo cuore:
“Abbine cura e non dargli dolore!”.





La recensione di Echino: Alina e l'orco Ulrico di Anna Baccelliere

Questa settimana bimbi abbiamo parlato della primavera che porta nella natura, ogni anno, una vera rinascita, una nuova vita. Il libro di cui vi voglio parlare, Alina e l'orco Ulrico, tratta in modo molto delicato un tema gravissimo, quello della pedofilia e utilizza le parole della fiaba per comunicare ai bambini un messaggio importantissimo. Per sconfiggere i mostri e rinascere, bisogna parlare, raccontare a chi ci ama ciò che ci fa soffrire. Edito da Mammeonline, l'autrice è Anna Baccelliere e le illustrazioni, leggere come un battito d'ali, sono di Domenico Sicolo.

Filastrocca: Ingredienti di una storia... (di Paolo Gallese)


Ingredienti di una storia sono un tempo e un posto.
"C'era una volta...!" si raccontava...

Eh, già, ma "una volta" che vuol dire?
E poi “dove”?
Insomma, quando è successo?

Ma come! Tanto, tanto, tanto tempo fa!

Allora ieri?
Ma no! Di più!
Più di ieri?
Certo, addirittura più di un mese fa.

E lo dicevano tutti con sicurezza e molta superiorità.

Altri sorridevano tra i baffi...
Che stolti, che buffoni! Sapessero...

In realtà, tutto è accaduto centinaia di anni fa
Davvero?
Sì, sì, tantissimo tempo fa! Io non ero nato e nemmeno il nonno!
Addirittura! E dove?
Lontano... sì, lontano, molto lontano, così lontano che se ne è persa anche la strada!

Tutti erano stupiti.
Chissà se tutto avvenne su alte montagne, o in mezzo al mare...
No, no, no! Dicono in città.
Che città?
Una grande, così grande che pareva non finire mai!
Tutta piena di palazzi altissimi, abbaini, comignoli, vetri colorati a volontà!

Pare un luogo allegro...
Certo che lo era, raccontano che lo fosse davvero, da crederlo fantastico!

Un momento, ma alla fine chi racconta tutto questo?

Si è detto quando, si è detto dove...
E il chi?
Già! Il "chi"?
E chi lo sa.

Allora! Chi ha raccontato questa storia?

Una persona sola, o tante? E come erano fatte?
Dicono che erano come noi...

Noi?
Noi siamo tanti, alti, bassi, grassi, magri, belli, brutti, simpatici, antipatici, buoni, cattivi...

Insomma, com'erano loro?
Non importa, mica c'entra con la storia!
Come no? E chi fa la storia?

Forse noi!

E chi resta a raccontarla?

Siamo in tanti a raccontarla, ma nessuno ricorda più di chi la raccontò per primo!
E allora?

Allora, allora! C'è una storia per ognuno!
O una storia per ciascuno?

L'importante è che ci sia!
E si continui a raccontare senza mai dimenticare!
Una storia.
Una qualunque.

Voi, datemi solo un posto, per raccontarla.
E gente simpatica, per ascoltarla.

Ma, cosa più importante: datemene altrettanta, per ricordarla...



mercoledì 6 aprile 2011

Il bisnonno Giacomo raccontato da Giuli

Ehi bambini, venite qua, sedetevi tutti quanti intorno al mio blog... ho chiesto a Giuli di raccontarci la storia del bisnonno Giacomo, a me piace tanto, spero anche a voi...

Caro Echino, il bisnonno Giacomo era mio nonno e già dal nome si capiva quanto fosse speciale. Sai, oggi va di moda avere due nomi, Carlo Alberto, Enrico Maria, ecc. ma a quei tempi non era così usuale, accadde però che i miei bisnonni avessero idee differenti su come chiamare questo bambino e il suo papà quando lo registrò in comune diede il nome che lui aveva scelto, cioè Giacomo, che però non piaceva molto alla sua mamma e così il giorno del battesimo quando il parroco chiese: che nome date al vostro bambino? lei rispose decisa: Silvio. Fu così che il nonno si ritrovò ad avere due nomi, uno per lo stato e uno per la chiesa. 
Vedi Echino, questi sono i miei nonni, il giorno del loro matrimonio, il nonno Giacomo o Silvio e la nonna Cristina, se non sbaglio ne hai parlato tu di lei in un altro post. Sono belli vero? Lui mi diceva sempre che aveva sposato la ragazza più bella del paese e guardando questa foto è difficile dargli torto. A me è sempre sembrato un uomo innamorato della sua sposa il nonno, non so dirti se fosse solo una mia impressione, ma è comunque una bella sensazione da portarsi dentro per la vita. 
I ricordi che ho di lui sono dolci come la mia infanzia e gialli, come i pulcini che comprava in primavera, la sua stagione preferita. Erano piccolissimi e pigolavano dentro agli scatoloni e io impazzivo di gioia a guardarli, poi quando diventavano galline, smettevano di interessarmi. Il nonno è poi un profumo di salsa al pomodoro che ribolle dentro un enorme pentolone su un fuoco acceso nel giardino, né io né gli altri nipoti avevamo il permesso di avvicinarci a quel pentolone, era un divieto assoluto. 
Quando incontravo il nonno, dopo aver fatto i capricci, magari al mattino per vestirmi, come fai anche tu Echino, lui mi guardava serio e mi diceva: ho sentito un gatto che sgnaulava questa mattina, tu l'hai sentito? Sapevo bene che quel gatto frignone ero io e mi vergognavo tantissimo ad ammetterlo, ma poi lo vedevo sorridere sotto i baffi che non aveva e scappava da ridere anche a me, allora rispondevo: mi sa che sono stata io, ma non ho fatto apposta nonno!! 
Ecco, qui i miei nonni sono molto più anziani, dimmi un po' Echino, non sembrano ancora innamorati, come nella foto che ti ho mostrato prima? 
Il nonno non amava l'inverno, passava le domeniche alla finestra della cucina a contare le auto che salivano verso l'Alpe Devero e la Val Formazza e poi tornavano indietro, a sera, verso Milano. Mi sa che si annoiava molto! Oppure ascoltava il giro d'Italia alla radio, quello gli piaceva tantissimo, ma a me sembrava ancora più noioso del contare le auto. 
Indossava dei mutandoni lunghi e una canottiera a maniche lunghe di lana e quando la notte lo vedevo attraversare il corridoio per andare in bagno mi sembrava un fantasmino di passaggio. Amava tantissimo la primavera, sembrava risvegliarsi anche lui, poteva tornare in giardino, fare qualche lavoretto e si divertiva di più. Non credere però che, passato il freddo, togliesse mutandoni e canottiera di lana, se li teneva anche in estate perché, diceva sempre: ciò che tiene fuori il freddo, tiene fuori anche il caldo! A me sembrava strana questa teoria, ma lui era così saggio che non potevo mettere in dubbio la sua parola, però io i mutandoni di lana non li ho mai portati.
Le riconosci queste Echino? Sono le figlie del nonno. La zia Clori, quella piccina e la tua nonna Adri, quella che ti prepara le marmellate di fragole e ti cucina tanti piatti prelibati.
Il nonno aveva una vecchia 500 e quando avevamo bisogno ci portava su e giù da Domodossola. Che dormite mi facevo su quella macchinetta, la velocità di crociera era molto bassa e io mi sentivo cullata sul sedile posteriore. Era così vecchia quella macchina che sui finestrini cresceva il muschio e la nonna Cristina si avvolgeva le gambe dentro una copertina di lana perché diceva che dal fondo saliva una brutta aria fredda. Ho sospettato per anni che fosse aperta e che il nonno usasse i piedi per spingerla come facevano i Flinstones nel cartone animato.
Anche in queste foto i nonni sono con la mia mamma, da piccola e poi da grande. Il nonno era ingegnoso, da giovane faceva il capomastro e durante la guerra aveva inventato un aggeggio per spremere le olive e ricavarne l'olio, fu una bella invenzione che gli permise di non far patire la fame alla sua famiglia. A proposito di mangiare, c'era una regola ferrea a tavola con il nonno, non si poteva discutere; parlare sì, divertirsi anche, ma per arrabbiarsi o litigare bisognava trovare un altro momento che non fosse quello del pranzo o della cena. Potrei scrivere per ore di lui, ma poi magari ti annoio. Ti mostro l'ultima foto della tua nonna Adri e ti racconto un ultimo fatto, poi magari un'altra volta te ne parlo di nuovo.
Guarda com'era carina mia mamma con questo cappottino di raso rosa, non sembra una bambolina?
E visto che parliamo di bambini ti racconto ancora questo. Quando io aspettavo il mio primo bambino, non di cartoncino, come sei tu, il nonno Giacomo morì. Per me fu molto difficile perderlo, avrei tanto desiderato che vedesse il mio cucciolo, ma la mia pancia era ancora molto piccola quando lui se ne andò, in silenzio, senza fare rumore. Sfogliando il calendario intorno alla data presunta del parto, scoprii che il 25 luglio era S. Giacomo e decisi che il mio bambino sarebbe nato quel giorno. Lo dissi anche a qualcuno perciò ci sono dei testimoni. Arrivati oltre la metà di luglio, il ginecologo dopo una visita mi disse: se questa notte hai dei dolori, vieni che induciamo il parto. Io lo guardai e risposi: Ma non è ancora il 25! Credo che mi prese per matta, ma non disse nulla. Non so se la forza del pensiero sia così potente, so solo che una mattina persi le acque e corsi in ospedale, non fu un parto facile, ma non avevo paura perché sapevo di non essere sola. Edoardo nacque il 25 luglio 1991 - San Giacomo -

Filastrocche della sera. - Autrici varie -

Cari bambini, ieri sulla mia bacheca di fb alcune gentili signore si sono divertite in una gara di filastrocche della sera. Giuliana Acanfora è stata la più votata e quindi ha vinto la gara, ma anche tutte le altre filastrocche sono molto carine. Ora tocca a voi, scrivetele e poi mandatemele da pubblicare sul blog. 
Una capriolina affettuosa.
Sempre vostro Echino


Giuliana Acanfora

Dietro agli scuri di una casina
c'è una vecchietta piccina piccina
che quando arriva puntuale la sera
sui pavimenti passa la cera
ripone i piatti nella credenza
spolvera i mobili con pazienza
chiude le tende ad una ad una
poi va sull'uscio a parlare alla luna:
- Luna d'aprile che fai capolino
accendi i sogni del mio nipotino
donagli il sonno più dolce che c'è
e fa che domani lui venga da me. -







La luna splende, la sera è arrivata,


la mia bambina si è addormentata.


Dormi mio amore, nella tua stanza 


e non perdere la speranza: 


domani potrai avere, se lo vorrai, un mondo di cose giuste per te!
Domani potrai avere, se ci crederai, un mondo più giusto su misura per te!




Elvira Larana
La sera per le mamme è piena di speranza,
non c'è buio nella loro stanza.
donano il cuore alla luna e i sogni alle stelle 
e per te faran le cose più belle. 
non vi è trucco non vi è inganno 
sono mamme e lo sanno.







C'è sempre una dolce e fiabesca atmosfera
quando, ad un tratto, arriva la sera!
Non corri, non cerchi, ti fermi e poi pensi
ti senti felice: hai la pace dei sensi.
Il giorno seguente ritorna il trambusto
e, quasi quasi,lo vivi con gusto.
Ma quando, al tramonto, ti senti più vera
ti accorgi che, ancora, è tornata la sera!




Elvira Picerni 

Quando è sera, all'imbrunire,

mi vien voglia di dormire;
me ne vado nel mio letto
e mi tengo stretto stretto
il mio orsetto preferito
e ogni incubo è svanito.
Lì nel cielo c'è la luna
che mi porterà fortuna;
provo a contar le stelle,
ma son troppe e così belle
che mi sembra di sognare,
'notte a tutti...vado a riposare!!

Illustrazione di Elisa Squillace tratta dal libro:
Viola, lo Sgrunfolo e il palio dei tritoni.


Filastrocca della fiaba della buonanotte di Simona Maiozzi
Leggimi fata, leggimi piano
con la tua voce volo lontano
piccola luce col buio intorno
leggimi finchè fa giorno.

Signora Sera: Signora Notte, può scender giù da me che si prende un caffettino?
... Non c'è fretta... pian...pianino... tantoc'ètempofinoalmattino.


Vien la sera come un'ombra, che a mantella ti ricopre. salda gli occhi alla notte, mentre tutto pace e giace. Tu piccino avvolto e caldo in un piccolo lettino, tieni stretto il tuo cuscino. sogna sogna di giocare e le stelle stan lì a cantare, prima che si alzi il sole e comincia a contare le ore. Domattina mamma chiama e la voce dei bambini sciama tra le vie della città che come te s'alza e va!





S'appresta la sera, che langue e mi prende, 


nel cielo infinito la Luna risplende,


 le stelle piccine che fanno il coro, 


e fanno la veglia sui sogni tuoi d'oro. 


Tu dormi sereno ti veglio col cuore 


come ogni mamma coi bimbi : è AMORE!!!





E per i più bravi, l'illustrazione di Elisa Squillace da stampare e colorare







lunedì 4 aprile 2011

Filastrocca della buonanotte. Illustrazione di Antonio Boffa

Buonanotte gattina, stammi vicina!
Caro gattone, sei un furbacchione..

La notte è calata, la luna è arrivata,
dorme stanco il bambino nel suo lettino,
dorme il pulcino e dorme anche Echino!!! 



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Intervista a Daniela Sacerdoti, scrittrice.

Ecco, qua! Vi presento Daniela Sacerdoti...
Storie mie, illustrazioni di Ottavia!
54 minuti fa ·  ·  · Condividi
  • Erika Sassi e Maria Maddalena Menclossi piace questo elemento.
    • Echino Risveglio Sei pronta Daniela?
      52 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Daniela Sacerdoti eccomi
      48 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Perfetto!! Scusate per il contrattempo, ma sincronizzare gli orologi, Italia - Inghilterra non è per niente facile!! :-) Da cosa cominciamo Daniela? Intanto che ci fai tu in Inghilterra?
      47 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Daniela Sacerdoti oddio, mi ha cancellato i commenti!!!Sto fb! Allora ricomincio. Non sono in Inghilterra, sono in Scozia!:-)
      42 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Giusto!! Che tonto sono... e che ci fai in Scozia?
      42 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Mio marito e' scozzese...sono venuta qui per amore:-)
      41 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Fiuuu! Per un attimo ho temuto che fossi tu il mostro di Lochness e che volessi papparmi in un boccone... Certo che voi donne ne fate di spostamenti per amore... o no?
      39 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti eh si...stai tranquillo Echino, il mostro di Lochness e' vegetariano, mangia solo alghe. L'ho conosciuto la scorsa estate.
      38 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Davvero??? Questo sì che è uno scoop! Capito bambini? Lochness è una bella leggenda, una storia simpatica e io so che anche tu Daniela scrivi fiabe, è vero?
      36 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti vero! Scrivo fiabe per bambini speciali:-) le mamme e i papa' (e zie, nonne etc) mi contattano, mi raccontano un po' dei loro bimbi, e io scrivo una storia apposta per loro, personalizzata e esclusiva!
      34 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Caspita, personalizzata ed esclusiva, insomma sei come una sarta, solo che tu cuci addosso alle persone un abito di parole, è così?
      33 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Esattamente. Metti che a un bimbo piacciono gli animali...io lo trasporto in un'isola magica piena di animali, come un'arca di Noe'...Metti che una bimba vuole essere una fata, o una sirena? Desiderio avverato!
      31 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Fantastico, davvero simpatica questa idea, ma quando ti è venuta?
      30 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Beh, quando ho comiciato a scrivere "sul serio", due anni fa, amici e parenti hanno cominciato a commissionarmi storie...ne ho scritte tante, ma tante...anche perche' mio marito ha una grande famiglia, un vero e proprio clan...pensa che abbiamo 8 nipotini e altri 9 fra figl di cugini vari...
      29 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Acciderpolina, quindi gli auguri di natale finite di farli a pasqua più o meno.. E tutte queste storie poi le pubblichi sul tuo blog?
      26 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Si, effettivamente e' vero! Le storie che scrivo diventano di proprieta' dei miei clienti, perche' sono proprio solo apposta per loro. Alcuni di loro mi danno il permesso di pubblicarle sul blog per mostrare il mio lavoro. Maltri preferiscono di no. Io seguo le loro indicazioni perche' le storie sono, appunto, esclusive.
      25 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Mi sembra molto giusto. Vuoi dire, Daniela, ai bambini come si chiama il tuo blog e a che indirizzo si deve scrivere per avere una storia personalizzata?
      23 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti volentieri! Si chiama "Una storia per te",http://unastoriaperte.blogspot.com/ La mia email e' storiedilunablu@hotmail.co.uk. Per gli amici di Echino...ci sono offerte speciali!:-)
      21 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Echino Risveglio Ah però... bimbi, dite tutti: mi manda Echino!! Ma le tue storie le scrivi in italiano o in inglese? O metà e metà??
      20 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Come preferiscono! Italiano o inglese:-)
      19 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Orcalochettina che bello!!! Ma tu hai dei bambini Daniela?
      18 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Si, ho due maschietti, Sorley, che ha sei anni, e Luca, che ne ha tre. Sorley e' un nome gaelico, mentre per Luca abbiamo scelto un nome italiano. Da 3 anni ho lasciato il mio lavoro di maestra per stare con loro.
      17 minuti fa · 
    • Echino Risveglio Ma Sorley e Luca non sono gelosi che scrivi fiabe per altri bimbi? Le scrivi anche per loro vero?
      15 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Come no! Il mio primo libro e' dedicato a loro e al loro papa', e il mio secondo libro, che e' un romanzo per bambini ambientato in Scozia, e scritto proprio per loro! I due personaggi principali si chiamano Luca Grant e Sorley MacTire!
      13 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Daniela Sacerdoti E poi in fondo TUTTE le storie sono un po' per loro...quando esprimo l'amore che i miei clienti sentono per i loro bambini, lo rendo reale pensando ai miei. Secondo me anche per questo piacciono. Sono scritte col cuore...
      12 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Echino Risveglio Ah, questo sì che mi piace... scusa, ma non era un segreto segretissimo da non svelare a nessuno? L'ultima domanda e poi ti lascio tornare dai tuoi bambini: le favole personalizzate arrivano ai bambini anche con illustrazioni e se sì chi le fa?
      11 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti No, il segreto segretissimo e' la casa editrice con cui pubblico!!!Vogliono la SURPRISE! Le illustrazioni possono essere ordinate alla bravissima Ottavia Cimmino...come vedete il suo lavoro e' magico e sono super fortunata ad averla incontrata:-)
      9 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Echino Risveglio Ah, ok... Allora quando escono i libri, devi dire alla casa editrice segretissima di mandarmene una copia così faccio la recensione per i bambini. Ok?? Grazie Daniela per la disponibilità, c'è ancora qualcosa che vuoi raccontarci? Altrimenti ti salutiamo con una capriolina affettuosa per te e per Sorley e Luca. :-D
      4 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti Sicuramente! Un'ultima cosa: le storie vengono spedite via email...e sono velocissima!Un bacio Echino! E anche alla tua mamma!
      3 minuti fa ·  ·  1 persona
    • Echino Risveglio Brava, così non si spreca carta e non si uccidono gli alberi!!! :-D
      2 minuti fa · 
    • Daniela Sacerdoti ‎:-)vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Kisses.